sexta-feira, 15 de abril de 2011

Nella Morte di Vittorio Arrigoni


Pasquale Di Carlo 15/4 às 20:02 Vittorio Arrigoni L’ASSOCIAZIONE CULTURALE CASA ROSSA CONDIVIDE IL DOLORE DI CHI CON LA MORTE DI VITTORIO ARRIGONI SA DI AVER PERSO UN EROICO COMPAGNO CHE HA DEDICATO E SACRIFICATO LA PROPRIA VITA PER UN POPOLO MARTORIATO, IL POPOLO PALESTINESE. CIAO VITTORIO GRANDE CUORE, GRANDE UOMO.Palestinesi in lutto. Cerimonie ovunque nei Territori, un popolo dice addio a Vittorio I palestinesi di Gaza e della Cisgiordania si uniscono oggi per commemorare Vittorio Arrigoni, l'attivista italiano rapito e ucciso da un gruppo di sedicenti salafiti a Gaza City. Alle 16, come riferiscono dall'International Solidarity Movement, sono previsti due cortei: il primo partirà dalla piazza Al Manara di Ramallah (Cisgiordania) e l'altro dal parco del milite ignoto (Al Jundi al Majhull) a Gaza City. I partecipanti saranno accolti dagli attivisti dell'Ism, la stessa organizzazione in cui militava Arrigoni.Altri eventi sono in programma in tutti i Territori palestinesi, e un corteo spontaneo ha avuto luogo dopo le preghiere del venerdì nelle strade adiacenti al quartier generale dell'Onu di Gaza città. I villaggi di Bil'in e Al Masara hanno dedicato le loro celebrazioni settimanali a Vittorio ( fonte l'Ism ). Comunicato congiunto dei cooperanti italiani in PalestinaSembra di vivere in un incubo. Come spesso succede in Palestina, quando sembra che il peggio sia già accaduto - ci riferiamo all'inspiegabile uccisione di Jiuliano Mer Khamis a Jenin - il limite dell'orrore si sposta ulteriormente in avanti. Esprimiamo tutta la nostra sincera vicinanza alla sua famiglia, ai compagni dell'International Solidarity Movement e a tutti coloro che hanno avuto modo di conoscere Vittorio, soprattutto nel corso degli ultimi anni, in cui nella Striscia di Gaza è stato un costante riferimento per tutti noi.Nel dicembre 2008, unico italiano, decise di rimanere al fianco della popolazione di Gaza durante l'operazione Piombo Fuso, il massacro perpetrato dall'esercito israeliano che ha provocato circa 1.400 morti in meno di un mese. A questo si è aggiunto un lavoro quotidiano di responsabilità e grande umanità, accanto alla popolazione di Gaza, sottoposta alla punizione collettiva e ad un assedio illegale e brutale da parte del governo di Israele. Vittorio si è anche distinto per un eccezionale lavoro di documentazione delle quotidiane violazioni dei diritti umani della popolazione palestinese, oltre alle attività d'interposizione fisica e di accompagnamento dei pescatori e dei contadini di Gaza, impossibilitati a pescare e a lavorare le proprie terre.Oggi in diverse città della Cisgiordania e nella Striscia di Gaza sono in corso manifestazioni pubbliche per ricordare Vittorio e per chiedere che la legalità venga riportata nella Striscia di Gaza, per una giusta pace e per la liberazione della popolazione dal brutale assedio a cui è sottoposta ormai da quattro anni.Siamo accanto ai palestinesi di Gaza e li ringraziamo della commossa solidarietà che ci hanno dimostrano in queste ore, loro prime vittime e spettatori sgomenti dell'accaduto e primi orfani di questa voce che negli ultimi anni è stata la loro voce e la loro piu' diretta testimonianza.Invitiamo l'opinione pubblica a non operare la solita banale equazione, fuorviante e controproducente tra palestinesi, terroristi, islàm e fondamentalismi. Che questo sforzo di comprensione e di analisi dell'accaduto sia anche un segnale di dovuto rispetto alla memoria di Vittorio stesso, che con il suo lavoro di solidarietà incondizionata ha dimostrato come il sentimento di umanità non ammetta discriminazioni legate alle fedi religiose o alle appartenenze culturali e politiche.Facciamo appello alle autorità responsabili nella Striscia di Gaza perché facciano luce sull'accaduto. Ci aspettiamo che la comunità internazionale eserciti pressioni affinchè questa ennesima tragedia non serva a giustificare un ulteriore accanimento sulla popolazione civile di Gaza da parte delle autorità israeliane. Chiediamo anzi che oggi piu' che mai la popolazione di Gaza non venga abbandonata al suo isolamento, vittima inerme delle aggressioni militari, ma anche delle faide interne tra fazioni che assolutamente non la rappresentano. Le Ong italiane continueranno a garantire il loro impegno nella Striscia di Gaza, come fanno ormai da tanti anni, per sostenere le necessità della popolazione, per rafforzare le componenti della società civile impegnata quotidianamente nella difesa della dignità e dei diritti umani, per promuovere i principi della pace e della solidarietà internazionale, come ha fatto Vittorio negli ultimi anni della sua vita. RESTIAMO UMANI.L’ASSOCIAZIONE CULTURALE CASA ROSSA CONDIVIDE IL DOLORE DI CHI CON LA MORTE DI VITTORIO ARRIGONI SA DI AVER PERSO UN EROICO COMPAGNO CHE HA DEDICATO E SACRIFICATO LA PROPRIA VITA PER UN POPOLO MARTORIATO, IL POPOLO PALESTINESE. Da Associazione Culturale CASA ROSSA.


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